Viaggiare in Camper Itinerari Croati, la Croazia e le Sue Meraviglie

L’idea di viaggiare in camper in croazia ci stuzzicava da un pezzo, dopo aver girato in lungo e in largo la penisola italiana in cerca di posti sempre nuovi da scoprire nel modo a noi più congeniale ovvero con l’amato Laika compagno di tutte le nostre avventure l’estate 2016 ci era sembrata ottima per evadere dal bel paese grazie a due settimane intere di ferie dal lavoro.

Per visitare la Croazia in camper ci vorrebbe un anno intero ma noi ci eravamo prefissati diversi itinerari che non ci avrebbero richiesto più del tempo che avevamo a disposizione ovvero i famosi laghi di Plitvice e le cascate della Krka e le città le avremmo tenute per il ritorno privilegiando Zara e Pola.

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Viaggiare in Camper in Croazia – La Partenza

Partiamo mattino presto tanto moglie e pargoli continueranno a riposarsi sul camper mentre io prendo l’autostrada che sono circa le 6 del mattino, ho previsto poche soste, solo per mangiare a Trieste così da poter fare dogana in giornata e pernottare già in terra Croata o al Massimo in Slovenia.

Passiamo la dogana con la Slovenia a Mezzogiorno in anticipo sulla tabella di marcia cosi che decidiamo di mangiare oltre frontiera, la tentazione di fermarsi a Pirano o Portorose è forte ma sono posti che abbiamo già visto e la strada da percorrere ancora è tanta quindi, dopo una piccola sosta per mangiare tiriamo diritto, ed entriamo in Croazia meno di un ora dopo. Viaggiare in camper in Croazia ha per noi un sapore nuovo dato che non ci siamo mai stati.

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Viaggiare in Camper in Croazia – il Lago Sabljaci

Il campeggio Sabljaci è la nostra prima tappa si trova vicino al pittoresco lago Sabljaci, a 4 km dal centro di Ogulin, ci è sembrato da subito il luogo ideale per raggiungere la nostra prima meta, i laghi di Plitvice. Il Camping Sabljaci non è molto grande e non è facilissimo trovare posto in stagione senza prenotare, dispone di 18 piazzole attrezzate, ciascuna di 50 m2, con allacciamento elettrico. energia, acqua potabile e drenaggio. Ci sono anche due bagni per famiglie, uno spazio per lo svuotamento di servizi igienici chimici, una terrazza con barbecue, accesso internet gratuito, aree giochi verdi e un giardino delle spezie.

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Il lago Sabljaci invece offre diverse possibilità di divertimento ma mio figlio adora la pesca sportiva che è una delle attività principali del lago, in Croazia se si vuole pescare ci si deve attrezzare di permessi (acquistabili in loco) per la pesca ricreativa e questo vale anche per questo lago, passiamo il pomeriggio a pescare con alterne fortune in un panorama incantevole.

parco dei laghi di plitvice

Viaggiare in Camper in Croazia – Il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice

Patrimonio dell’umanità è uno spettacolo mozzafiato, Il parco nazionale dei laghi di Plitvice (Nacionalni Park Plitvička jezera) può essere raggiunto da Ogulin percorrendo le seguenti strade statali: DC42 (Vrbovsko – Grabovac) (A1) arriviamo che sono circa le 10, è una giornata molto calda e mentre guido l’equipaggio comincia a preparare gli zaini con i costumi e l’acqua in quantità, gli ingressi al parco percorrendo la statale sono 2 entrambi attrezzati di parcheggi a pagamento fruibili anche dai camper.

Siccome gli ingressi principali sono distanti tra loro circa 3 km e vista la possibilità di scegliere tra differenti programmi escursionistici, se si vuole visitare Plitvice è meglio pianificare prima la propria visita visitando il sito a questo LINK, noi abbiamo scelto di fare base al SablJaci Kamp proprio per questo motivo, anche partendo presto è impossibile visitare per bene il parco in un solo giorno.

plitvice-lakes

Il parco occupa infatti una superficie di 33.000 ettari e comprende 16 laghi in successione, collegati fra loro da cascate. All’interno del parco si trovano anche numerose grotte di cui solo una piccola parte è agibile. Per meglio orientarsi nella zona dei laghi (era la nostra meta), i visitatori che entrano nel Parco attraverso l’Ingresso I possono scegliere uno dei quattro programmi proposti, indicati sui cartelli informativi ma non mancano anche le visite con battelli elettrici solo sul lago Kozjak però.

In 4 diversi giorni passati a visitare il parco siamo riusciti a visitare solo 4 dei percorsi previsti, complice il caldo e il tragitto a piedi ognuno ha richiesto una giornata intera di tempo a noi che non siamo dei velocisti e che c’è la sosta per il panino, la sosta per l’acqua, per la sigaretta ecc. ecc.

Viaggiare in Camper in Croazia – La Partenza per Krka

Con ancora negli occhi le bellezze viste a Plitvice lasciamo il campeggio di SablJaci a malinquore, siamo stati benissimo, le piazzole sono belle ed il clima piacevole senza parlare dei numerosi ristoranti della zona che offrono lo spiedo (il maialino Croato) e altre carni degne di questo nome ma la strada è lunga e ormai metà delle due settimane di vacanza se ne sono andate quindi scendiamo verso sud prendendo la E71 che lasceremo a Lovinac per prendere la statale 50 e poi la 1 fino a Krka.

Sono circa 240 chilometri tra autostrada e strade statali ma sono solo le nove (incredibile per noi) e abbiamo già imboccato l’autostrada destinazione Krka National Park.

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Viaggiare in Camper in Croazia – Il Camping a Krka e il Paese di Skradin

Come base per la nostra visita al parco nazionale di Krka abbiamo prenotato al Kamp Odmorište SKRADINSKE DELICIJE che si trova a Skradin incantevole paesino sul fiume Cherca o Krka dotato anche di un piccolo marina e raggiungibile risalendo il fiume ed i suoi laghi anche dal mare in barca o in battello da Sebenico.

Paese di impostazione medievale Skradin è un romantico borgo ricco di viuzze strette, osterie e case in sasso. Un importante sito archeologico nelle sue vicinanze ci dice che la storia di Skradin ha almeno 2000 anni, posto sulla sponda destra del fiume è riparato in un insenatura naturale ed è bene culturale sotto tutela, merita senz’altro una visita per chi viene a visitare il parco.

skradin by night

La sera ce la teniamo per visitare il paese, il viaggio è stato comunque lunghetto e penso sia il caso di cenare fuori in modo da riposarci tutti moglie compresa, Skradin di notte è molto bella e quella sera anche particolarmente frequentata, troviamo comunque posto in un osteria tipica (La Cantinetta) dove mangiamo dell’ottimo pesce (calamari alla griglia in primis) e risotto al nero di seppia da oscar condito da un ottima scelta di vini locali e non che ci fanno passare una piacevole serata.

Torniamo al camper che è mezzanotte mi sà che domattina non saremo freschissimi per affrontare la nostra visita al parco nazionale della Krka ma non sarebbe neanche un gran problema dato che siamo in ferie e non ci corre dietro nessuno. L’imprevisto però è sempre in agguato sopratutto quando si viaggia con un mezzo dotato di ogni tipo di servizio a bordo e infatti come aziono il telecomando il gradino elettrico non scende, non è la prima volta che succede, si sarà incantato, invece niente non dà più segni di vita.

Poco male, nel gavone ho uno di quei gradini di plastica da camper eredità di quando ancora avevamo la roulotte che certe comodità neanche se le sognava eppure ci ha fatto da casa per le vacanze per anni senza mai farci pentire di averla usata e ancora ora si rende utile come “dependance” della nostra casa in montagna. La serata è molto calda e come sempre per dormire bene accendo al minimo i due turbo-vent degli oblò uno in aspirazione ed uno in espirazione in modo da creare una corrente d’aria che mantenga la temperatura a livelli accettabili.

A differenza della nostra precedente base, il campeggio di Sabljaci, a Skradin le zanzare la fanno da padrone, complice il fiume che come sempre favorisce la presenza di queste bestiacce ne siamo circondati cosicchè dovendo stare con tutte le zanzariere chiuse se non fosse stato per i turbo-vent saremmo senz’altro schiattati dal caldo. Le tonnellate di Autan portate “per sicurezza” dalla moglie hanno poi fatto il resto e meno male che Le avevo detto che in Croazia zanzare non ce ne erano….

Viaggiare in Camper in Croazia – il Parco Nazionale della Krka

Il Parco Krka è uno dei più bei parchi della Croazia, costituito nel 1985 copre un’area di 109 kmq nella parte più spettacolare del corso del fiume Krka e del tratto inferiore del fiume Cikola, alle 10 del mattino siamo già nel parcheggio, gli zaini pronti e una gran voglia di scoprire questa meraviglia e capire se sia simile a Plitvice o qualcosa di completamente diverso, dalle foro viste sul web non si capisce molto bene e queste località sembrano molto simili.

krka national park

La nostra visita in realtà sarà molto diversa rispetto ai comodi (si fa per dire) itinerari di Plitvice, lasciamo il parcheggio dove si trova la reception una volta saldato il costo dei biglietti e ci viene indicata la fermata dell’autobus interno al parco che ci avrebbe portato all’inizio del percorso guidato il villaggio etnico, durante i mesi del luglio ed agosto i visitatori infatti vengono trasportati in autobus dal parcheggio vicino all’ingresso Lozovac a Skradinski buk. Questo servizio è compreso nel biglietto d’ingresso.

L’autobus che assomiglia molto ad un vecchio bus italiano a gasolio (di quelli squadrati anni 80 per intenderci) riciclato per l’uso interno al parco carica solo un certo numero di persone perchè nessuna debba stare in piedi, il motivo ci è subito chiaro alla partenza che avviene in tipico stile Formula 1 con tanto di pattinamento delle ruote sui ciotoli della strada sterrata per poi assomigliare una volta partiti ad un rally di Montecarlo dove un insolita stradina ghiaiata e senza guard-rail ricca di tornanti (affrontati tutti dal nostro autista in derapata e controsterzo) e con una pendenza in discesa mai vista prima ci porterà al piazzale del villaggio etnico, vivi ma sbiancati dalla paura.

Il villaggio etnico del parco naturale delle cascate della Krka è ricco di mulini ad acqua che sfruttavano un tempo l’energia naturale fornita dal fiume, seguendo il sentiero di legno che parte dal villaggio etnico dopo 2-3 ore, a seconda dell’andatura ritornerete al villaggio, In quel modo vedrete la parte meridionale e centrale del parco.

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Viaggiare in Camper in Croazia – La Cascata di Skradinski Buk

Sicuramente una se non la prima tra le bellezze del parco questa serie di cascate meta di migliaia di visitatori ogni anno è stata addirittura sede di concerti con migliaia di follower. Come le cascate di Plitvice, anche quelle della Krka sono un fenomeno carsico, ma qui la portata delle acque del fiume è decisamente superiore e la differenza si nota eccome. Il lungo fiume Krka si snoda tra l’entroterra croato per raggiungere il mare dopo un percorso accidentato, durante il quale scorre lungo un canyon di formazione carsica profondo ben 200 metri.

Il sentiero di legno e agevole ma la giornata è particolarmente calda e vedere tutta quest’acqua che scroscia da tutte le parti attorno Ti fà desiderare di buttarti in ogni pozza che vedi invece ci viene giustamente spiegato che solo nell’ultima cascata del percorso (la più grande) è possibile fare il bagno in primis per la sicurezza, è molto aperta e facilmente controllabile e poi per rispettare l’ambiente circostante fatto stà che più che una cascata ci troviamo di fronte uno spettacolo da piscina olimpionica, centinaia di persone sguazzano allegramente una ad un centimetro dall’altra.

Ormai è pomeriggio inoltrato e quando un pò di ressa agostana comincia ad uscire dall’acqua ci avventuriamo a fare il bagno nel fiume, in realtà a causa dei grossi massi e sassi del fondale finchè non raggiungiamo acque più profonde sembriamo i Fantozzi, perchè, si il costume ce lo siamo portato, ma le ciabatte da mare in gomma no.

A conclusione del sentiero in legno una scalinata in pietra che ci sembra infinita (oramai siamo cotti) ci riporta la villaggio etnico da cui riprendiamo il bus per tornare all’ingresso del parco, l’autista è un altro ma la sostanza non cambia, per fortuna questa volta il percorso è in salita e ci è più difficile scorgere la morte che ci aspetta dietro ad ogni curva nonostante il fatto che il nostro ce la metta tutta per schiacciare a tavoletta con tanto di colonna di fumo nero al seguito (l’ecologia qui è a doppio senso) al punto che ci viene il dubbio che li paghino a tempo o ci sia comunque qualcuno con il cronografo che li aspetta al traguardo…

bus del parco

Viaggiare in Camper in Croazia – Il Viaggio di Ritorno

Viaggiare in camper in croazia è stato molto bello, avere avuto più tempo senz’altro ci sarebbero state tantissime cose da visitare in più ma ormai sono rimasti tre giorni e data la distanza, per fare con calma e visitare Pola (era un altra delle nostre idee) è senz’altro meglio avviarsi, ci rivedremo Croazia anche se non basterebbero 10 anni per visitarti tutta con uno sguardo rivolto anche al bellissimo mare e alle città ricche di arte che Ti appartengono.

anfiteatro di pola

Viaggiare in Camper in Croazia – La Tappa di Pola

Giungiamo a Pola il mattino, dopo aver lasciato il campeggio di Skradin la sera tardi per viaggare la notte, le ferie sono quasi finite ma il caldo no e allora meglio prenderne il meno possibile. Facciamo (sopratutto io gli altri hanno dormito) un paio di ore di sonno e poi colazione in un bar del centro che ci sorprende con paste e cappuccini che somigliano più a quelli italiani che a quelli croati dell’entroterra. Il programma della giornata è fitto e prevede visita all’anfiteatro, alle chiese romane, al porto, ai mercatini del centro ecc. ecc.

L’Anfiteatro romano di Pola è uno spettacolo unico, pagando il biglietto (cosa che consigliamo) lo si può visitare tutto compreso il museo sottostante che contiene la maggior parte dei reperti trovati durante gli scavi, l’anfiteatro venne costruito dall’imperatore Augusto si stima tra il 2 A.C ed il 14 D.C. Era utilizzato come per il Colosseo in Italia per i combattimenti dei Gladiatori, oggi il tetro è un centro di musica e spettacoli ed ogni estate è il palco del Pola film festival.

arco dei sergi pola

Viaggiare in Camper in Croazia – L’Arco dei Sergi Pola

Altra bellezza della città è l’arco romano detto dei Sergi, l’arco venne eretto a proprie spese da Salvia Postumia in onore del marito Lucio Sergio Lepidio Tribuno della XXIX legione che combattè nella battaglia di Azio, l’arco è più vecchio dell’anfiteatro stesso dato che viene datato tra il 10 ed il 25 A.C. Merita senz’altro una visita assieme alla concattedrale di Pola.

la concattedrale di pola

Viaggiare in Camper in Croazia – La Concattedrale di Pola

Non si può viaggiare in camper in Croazia senza visitare la Cattedrale dell’assunzione della Beata Vergine Maria o Concattedrale si trova lungo il lato meridionale della baia di Pola, qui sorse la prima chiesa edificata in questo luogo alla fine del IV e l’inizio del V secolo e poi modificata fino ad arrivare alla chiesa di oggi. Il nostro tempo a disposizione però è finito e sia la moglie che i figli sono distrutti ma in due giorni passati a Pola siamo riusciti anche a vedere i famosi mercatini dell’antiquariato e delle spezie dove abbiamo acquistato del miele locale da leccarsi le dita.

navigatore per camper

Viaggiare in Camper in Croazia – Il Rientro in Italia

Viaggiare in camper in Croazia è stata un esperienza, Il resto è storia il viaggio di rientro è agevole dato che siamo vicini a trieste partiamo nel mezzogiorno per poter essere a casa prima di sera, mangiamo quindi qualche panino al volo preparato sul camper in parcheggio e impostiamo il navigatore per il rientro, il gas è quasi finito ma tanto avremo modo di rifornirci in Italia, un pò di coda alla frontiera Slovena e siamo a Trieste e da qui comincia il traffico vero sopratutto sulla Milano-Venezia che da sempre rappresenta l’imbuto verso Est, è stato comunque un viaggio meraviglioso e di sicuro diventerà una delle nostre mete anche per i prossimi anni.